mercoledì 18 settembre 2013

"INDIAN SUNSET" E' TRA LE MIGLIORI TRIBUTE BAND DEI DOORS ATTUALMENTE IN ITALIA Come per il mitico gruppo californiano è il cantante la vera anima della band


Articolo pubblicato in "MARTUS JOURNAL" di Settembre 2013.
A cura: Angelo Martucci
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Sembrava veramente che Jim Morrison fosse sul palco ad interpretare le sue canzoni quella sera a Fagnano Castello, nello splendido spettacolo organizzato dal Bar "Caffè Royal". 
"Indian Sunset" è il nome della tribute band composta da: Vincenzo Oliva (voce), Antonio Caracciolo (batteria), Andrea Crusco (chitarra), Alessio Bannò (piano bass e organo). Nascono musicalmente nel 2010 a Scalea come tributo all'intramontabile gruppo californiano dei Doors, da quel momento in poi per i quattro ragazzi è stato un successo dopo l'altro, un migliorarsi continuo, fino a raggiungere l'apoteosi della performance musicale ed interpretativa del vocalist del gruppo (Vincenzo), che si esibisce con una bravura a dir poco impressionante. In due anni la band ha suonato nelle pricipali piazze e nei locali più importanti d'Italia, il 26 e 27 Luglio 2013 ha partecipato alla nona edizione del "Feast of Friends Festival" tenutosi a Magdeburg in Germania  registrando un grandioso successo di pubblico.  
La sorprendente capacità di ricreare le dinamiche e le atmosfere psicadelico-teatrali tipiche dei doors, ha contribuito a far conscere velocemente gli "Indian Sunset" ai fans italiani e non. Un altro successo streppitoso lo hanno riscosso con la loro partecipazione, assieme a Morgan al Feast of Friends Party 2012, il raduno nazionale dedicato ai Doors organizzato dal più importante fan club italiano.  
Assistere ad un loro concerto è un'emozione unica, è come fare un passo indietro nel tempo, sembra di essere ad uno spettacolo dei Doors, l'iterpretazione di brani come "The end", "When the Music is Over" sono momenti indescrivibili, che Vincenzo sa trasmettere con il cuore, direttamente al cuore dello spettatore. Non è per niente facile inerpretare un mito della musica mondiale come Jim Morrison, ma il cantante di "Indian Sunset" ci riesce in modo a dir poco magistrale. Cosa dire degli altri tre componenti? Semplicemente straordinari, nel celeberrimo brano  "Light My Fire" si rimane estasiati dalla bravura di Alessio Bannò al piano bass e organo. Così come in "Backdoor Man" chitarra e batteria (Andrea Crusco e Antonio Caracciolo) conquistano la scena in un'armonia sconvolgente, resa ancora più surreale dall'estro canoro-interpretavito di Vincenzo. E' da sottolineare che la band utilizza gli stessi strumenti che i Doors suonavano dal vivo. 
San Sosti sarà lieta di ospitarli durante le festività natalizie in una grande serata evento organizzata dal Symposion Pub di Rosangela Gresia (la data è ancora da concordare con la band).

  



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